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“Io invece, che avrei dovuto saper morire, per essere andato oltre la parte a me assegnata, vivrò una vita infelice” (Euripide, forse ) giugno 15, 2008

Posted by Sandro De Luca in Cinema & Cinema.
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Le invasioni barbariche
(Les Invasions Barbares)

Un film di Denis Arcand con Remy Girard, Stéphane Rousseau, Dorothee Berryman, Louise Portal, Dominique Michel, Marie Josee Croze. – Produzione Canada, Francia

Parlo di questo film perché mi è capitato di rivederlo in TV su qualche canale.

Ed in effetti è un film da rivedere, che ci fa meditare.

Rémy, intellettuale socialista lussurioso, si scopre ammalato terminale a 50 anni; tragedia che per lui diventa un’occasione per scoprire la vera natura di chi ci sta accanto, dai parenti fino alla società tutta. Complici , il figlio Sébastien ( non ha mai condiviso nulla del padre ) e la madre in pena, che organizza, al capezzale del marito, una memorabile rimpatriata, tra amici, colleghi, amanti, alunni e tanti altri personaggi.

I dialoghi talvolta paradossali ma sempre di alto livello culturale, ti avvolgono, e, dopo averli ascoltati, ti accorgi che hai imparato qualcosa in più sulla storia, sulla sociologia, sulla religione..e hai capito chi sono i nuovi barbari.

Ma se ci pensi bene, è un altro il tema dominante del film, che al momento ti sfugge perché trattato con grande leggerezza ed una sottile ironia: L’EUTANASIA

La buona morte, il saper morire. Un sogno, un’ illusione, forse incubo, che ha inquietato l’umanità dalle epoche più remote, esprimendosi e condizionando leggi scritte e non scritte, usi, costumi e cultura di tutti i popoli.

Già Ippocrate ( V secolo a.C.) recitava nel suo giuramento:

“Giuro, per Apollo medico e per Asclepio… Non somministrerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un’iniziativa del genere..”

Questo tema, già dibattuto oltre 2500 anni fa, viene riproposto in questo film corale, poetico e commovente. La morte che si ingentilisce nella bella morte, diventando essa stessa un inno alla vita.

Se avete ancora dubbi sull’eutanasia cercate questo film.

Voto: nove su dieci