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Le lacrime di Ippocrate.. settembre 26, 2008

Posted by Sandro De Luca in Cinema & Cinema.
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Il Medico aggredito

Reality show

Sono passati molti anni da quando,con entusiasmo ed allegria, noi medici incominciavamo a delineare  i percorsi che avrebbero dato in futuro un notevole contributo alla nostra identità sia sul piano professionale che sul piano umano.

Sotto le spinte anche del sessantotto , si era ormai esaurita la fase di vita universitaria in cui dominavano i cosiddetti Baroni ( ma forse non hanno lavorato tanto male, se volete ne riparleremo ); noi ci siamo trovati nella fase di transizione; e come tutti i passaggi d’epoca, non mancavano iniziative e programmi pur tra le mille contraddizioni.

Comunque, presto, molto presto molti di noi hanno abbracciato la carriera ospedaliera.

Ma che cosa è l’ospedale? Ancora adesso la mia risposta è la stessa. E’ un inferno.

La struttura ospedaliera, i ritmi di lavoro, i mille piccoli e grandi problemi quotidiani, il degrado morale, l’assenza di progetti, la stagnazione culturale, il nepotismo, l’assenza di  regolari percorsi meritocratici, l’ostentazione dell’ingiustizia, l’opposizione agguerrita ad ogni innovazione, fanno dell’ospedale un inferno.

Un inferno che lasceresti mille volte al giorno, ma poi ci torni mille volte al giorno.

Perché? (altro…)

“ La bellezza del mondo è tutto ciò che appare nei suoi singoli elementi, come le stelle in cielo, i pesci…”. Guglielmo di Gouches settembre 24, 2008

Posted by Sandro De Luca in Cinema & Cinema.
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Il matrimonio di Lorna
(Le silence de Lorna)

Un film di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne. Con Jérémie Renier, Arta Dobroshi, Fabrizio Rongione, Olivier Gourmet, Morgan Marinne, Alban Ukaj. Produzione Belgio, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania 2008.

Quella dei Pesci ( Pesce australe e Pesce settentrionale ) è una costellazione autunnale e rappresenta il dodicesimo segno zodiacale; in due pesci sarebbero stati traformati Venere e suo figlio Cupido ad opera di Giove quando vennero assaliti sulle rive di un fiume dal gigante Tifone.

Il Pesce australe ( Piscis Austrinus ) lo ritrovate in questo periodo guardando il firmamento del Sud a 30-40 gradi sull’orizzonte.

Noterete un astro di non intensa magnitudo, ma molto evidente perché occupa una zona del cielo priva di altri astri.

E’ Fomalhaut ( bocca di pesce in arabo ) che mi ha sempre incantato.

Sta lì bella, orgogliosa ed in solitudine ( infatti è chiamata anche la Solitaria).

Ha una carisma tale che le altre stelle si tengono, rispettose, a distanza.

Lorna è come Fomalhalt; è capace di rendere stupenda una zona di cielo, chiedo scusa, una storia semplice, trasformandola in favola dei nostri tempi; grande è la potenza narrativa ed il coinvolgimento emotivo come solo le opere d’arte riescono a fare.

Lo sguardo dei fratelli, dei bravissimi gemelli Dardenne, si proietta sul grave problema dell’immigrazione, del traffico di persone che coinvolge tante vittime e tanti carnefici.

Ma i miei sensi erano sintonizzati tutti sulla dolcissima Fomalhalt-Lorna, che mette a giusta distanza tutti gli altri attori, che pure lavorano egregiamente.

Poetici tre momenti:
• Quando lei si spoglia mostrando un corpo acerbo e tremante per poi..
• Quando rincorre Claudy e ride come una bambina felice e…
• Quando alla fine parla al suo bimbo che …

Andatelo a vedere: Veermer e l’arte fiamminga vi aspettano.
Ma ricordatevi di ammirare prima Fomalhalt della costellazione dei Pesci.

Voto otto su dieci

“ Castigat ridendo mores” Jean de Santeul. settembre 21, 2008

Posted by Sandro De Luca in Cinema & Cinema.
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Burn After Reading – A prova di spia
(Burn After Reading)

Un film di Ethan Coen, Joel Coen. Con Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Richard Jenkins, J. K. Simmons, David Rasche, Olek Krupa. USA 2008

Dal semplice e generico invito a correggere i costumi sorridendo, si è andati oltre, fino a considerare la risata una vera e propria tecnica terapeutica alternativa ( comicoterapia ).
Si è rivelata più tonica della cioccolata, più efficace di un afrodisiaco, più naturale di un ansiolitico. La risata allenta la tensione, smorza l’ansia e risolleva il tono dell’umore.

Ma che cos’è la risata? Quali sono le cause che determinano il riso?
Sono sconosciute anche se filosofi e psicoanalisti hanno riflettuto per millenni.

Kant leggeva nella risata “ un’aspettativa carica di tensione che si trasforma in nulla”.
Freud, pensava ad emozioni represse ed ad un’energia in eccesso liberate dal riso; e riportava tutto al rapporto che ha con il capezzolo della madre il poppante, il quale dopo succhiato il latte, piacevolmente saziato, rilassa i muscoli della bocca ed accenna ad un sorriso. Da quel momento ogniqualvolta un piacere ( poppante sazio ) seguiva un’apprensione ( poppante affamato ) si produceva un identico rilassamento intorno ad un immaginario capezzolo.

Darwin, si chiede perché sia evoluta quella strana ed esuberante emissione vocale, che spreca energia e lascia anche l’adulto indifeso proprio mentre richiama su di sé l’attenzione di un eventuale predatore.
Konrad Lorentz nei suoi” Fondamenti dell’etologia”sostiene..

E’dagli anni ’60 che la risata diventa oggetto di rigorosa ricerca scientifica e sperimentale soprattutto con lo psichiatra americano dott William Fry.

E proprio su questa scia è nata una branca medica “ la psiconeuroendocrinoimmunologia ( PNEI )“, scienza che studia i legami tra mente , sistemi neuroendocrini ed immunitario. Ed infatti:
• La risata stimola, dal nostro cervello, la produzione di endorfine che sono sostanze ( tipo droghe ) in grado di indurre sensazioni di benessere ed effetti rilassanti;
• La risata potenzia il sistema immunitario.
• La risata ha gli effetti di un vero e proprio esercizio fisico ( che è un’ottima misura antistress ) facendo fare una ginnastica vigorosa ai muscoli facciali, delle spalle, del diaframma e dell’addome;
• La risatta ha indubbi effetti benefici a livello psicologico.
• La risata è un vero e proprio elisir del cuore e delle arterie; bastano 15 minuti al giorno di sano ridere.
• la risata, stimola il rilascio di sostanze importanti per la crescita; per questo i bambini ridono in media 400 volte al giorno, e gli adulti solo 15 volte.

Bene, se pensate che guardando questo film vi farete delle sane risate e quindi migliorerete le vostre performance cardiache, potenzierete le vostre difese immunitarie…toglietevelo dalla testa.
I fratelli Coen partono da un teorema: il mondo è pieno di cretini.
Infatti il film racconta la storia di persone incredibilmente cretine, che fanno delle cose estremamente stupide.

I personaggi sono ectoplasmi di un’umanità debosciata ed ingabbiata in questo crescente “ conformismo emotivo,direbbe Furedi “; società che non è molto lontana da quella italiana e che De Ritis paragona a “poltiglia di massa, mucillagine, afflitta da pigrizia fisica, psicologica e soprattutto culturale”.

I nuovi idoli cadenzano la vita di un’ annoiata e frivola demente ( l’ adorabile Frances McDormand ) che si tormenta per le sue esuberanze fisiche.

Lo splendido George Clooney tratteggia il personaggio di un uomo vanesio e senza qulialità in maniera impeccabile, ma il fascino di “gigione di gran classe” è immutato.
Cretini ( ma neache loro lo sanno ) sono il sanguigno ed inutile agente della CIA e sua moglie, pediatra un po’ arrogante ed un po’ puttana ( i bravissimi John Malkovich e Tilda Swinton).
E poi cè Brad Pitt. Su lui dico solo una cosa: è il più cretino di tutti e non vuole essere un’offesa.

Questo è il film; apparentemente una commedia divertente,confusa, ridicola , ma è tragica come il mondo contemporaneo. “dove soldi, fitness, sesso on line sono cose essenziali, una celebrazione dell’attuale egemonia del cretini.”
Il messaggio ( il famoso mssaggio ) è nell’esilarante colloquio degli ultimi minuti ( è l’unica volta che la risata mi ha regalato i suoi effetti benefici) quando il boss della CIA si confida con un funzionarioio: «Che cosa abbiamo imparato da questa storia? Mah. Certo, prima dovremmo sapere che cosa abbiamo fatto».
E’ inutile ricordare i maestri Coen.

E’ un film amaro, pessimista. E’ un “sequel” dell’altro film “ Non è un paese per vecchi”
Infatti tutti e due non sono altro che le due facce della stessa medaglia.

Voto: otto su dieci

“Io non vedo, io non sento, io non parlo…” settembre 19, 2008

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Le tre scimmie
(Üç Maymun)
Un film di Nuri Bilge Ceylan. Con Yavuz Bingöl, Hatice Aslan, Ahmet Rifat Sungar, Ercan Kesal, Cafer Köse. Turchia 2008.

Come nella famosa favola, c’è chi non vuole vedere, chi non vuole sentire, chi non vuole parlare.
E’ la storia di un marito, di un figlio e di una moglie (ma non è una famiglia, se per famiglia intendiamo anche condividere le scelte di vita, o affrontare insieme eventi…), chiusi ognuno nella propria solitudine.

Una strada di notte. Un uomo viene investito da un’auto ed abbandonato. Qualcuno però ha visto la targa. Il proprietario della macchina è un politicante di bassa statura morale, il quale, per evitare lo scandalo, chiede al suo autista di auto-accusarsi dell’incidente.  Questa è la storia.

Tutto il film poteva durare appena 20 venti minuti, ma è durato invece 2 ore, faticose da trascorrere.
I troppi silenzi esasperanti, la macchina da presa che indugia ma non scava nei volti, negli oggetti… , i vari momenti dilatati e amplificati ( Sergio Leone docet, ma Sergio Leone era appunto Sergio Leone ) non fanno altro che ingabbiare la narrazione e bloccare il coinvolgimento di noi umili spettatori (ero l’unico in sala tralaltro) che abbiamo pazientato fino alla fine per assistere a questo lavoro che molti critici blasonati hanno definito un capolavoro! Bah…

Voto: 4 su 10

…quando muore un vecchio, è come se una biblioteca venisse bruciata… settembre 12, 2008

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Pranzo di ferragosto
Un film di Gianni Di Gregorio. Con Gianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis, Alfonso Santagata, Marina Cacciotti, Maria Cali, Grazia Cesarini Sforza, Luigi Marchetti, Marcello Ottolenghi, Petre Rosu. Produzione Italia 2008.

Gianni è un perisessantenne che vive con la madre in un quartiere tipico romano.
Per una serie di circostanze, si trova ad accudire altre persone anziane proprio nel periodo di ferragosto.

Il luogo: un comune appartamento con rare incursioni in una Roma torrida e solitaria (è stupenda).
La sceneggiatura: essenziale, scarna, minimalista.
Le attrici: sconosciute, non professioniste.
L’attore: è anche il regista.
Ne viene fuori un lavoro straordinario.

Straordinario per l’alta perfomance nella recitazione delle attrici e dell’attore.

Straordinario per l’immediato rapporto che si crea tra le “vecchiette” (quasi a significare che il tempo a disposizione è poco…).

Straordinario e poetico soprattutto per il tenero approccio che Gianni ha con le anziane ospiti: le tratta non come vecchie un pò rincoglionite, ma come tesori da accudire, come risorse inesauribili di insegnamento per la propria esistenza.

Straordinario perchè il film ti prende al cuore e allo stomaco; e la tua mente torna indietro nel tempo e si smarrisce nel ricordo di due tue “vecchiette”, di nome Maria.

Queste Marie per cui hai fatto tanto e che adesso sempre di più pensi di non aver protetto abbastanza, e che forse potevi fare qualcosa in più. E ti prende la commozione…

Alle due Marie.

Voto: 10 su 10

La terza forma di pratica magica è l’incantesimo che agisce tramite parole (un esempio tipico è abracadabra) o formule magiche.. settembre 8, 2008

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Un giorno perfetto

Un film di Ferzan Ozpetek. Con Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Monica Guerritore, Nicole Grimaudo, Valerio Binasco, Angela Finocchiaro, Federico Costantini, Nicole Murgia. Produzione Italia 2008

Massimo Ranieri deve solo cantare; ogni altra sua manifestazione artistica si rivela sempre troppo “ caricata” per cui risulta poco credibile, quasi fastidiosa.

Così è troppo caricato quando presenta, quando parla, quando balla e soprattutto quando recita a “ fare il napoletano “ che non è assolutamente così come lui tenta di rappresentarlo ( sono sicuro che nella vita reale il buon Massimo – nato e vissuto a Napoli fino a qualche decennio fa – non si comporta assolutamente in questo modo ).

Mi è venuto in mente Massimo Ranieri guardando questo film.

Gli attori sono troppo caricati; non sono delineati con il ricamo, ma con l’accetta, senza sfumature. Sembrano che recitano una lezione imparata a memoria. Non si rilassano mai. Il risultato è che non sono credibili, non autentici.

Il mago Ozpetek sembra che nel corso della realizzazione del film abbia dimenticato la formula per produrre un ulteriore incantesimo. Forse perchè è il primo lavoro non scritto da lui ( il testo lettterario infatti, è di Melania Mazzucco )

Eppure il film comincia in modo promettente “con la macchina da presa che fruga in casa, andando a cercare uno dopo l’altro i quattro protagonisti principali, avvolti nel sonno (o tormentati dalla veglia), comunque nel momento più indifeso della vita”.

Poi diventa quasi un telegiornale.. che descrive i momenti prima di un evento.

Ozpetek ritrova solo per qualche minuto la formula magica e ci incanta nella scena che vede la Sandrelli in una performance straordinaria mentre fa le carte ad una ragazza.

L’elegante Monica ( Guerritore ) sembra che si trova di “passaggio” nel film.

Mastrandrea è uno psicopatico poco credibile.

La Ferrari è brava, ma nell’altro film, di Pappi Corsicato.

Voto: sei su dieci

Leggende più o meno metropolitane… settembre 7, 2008

Posted by Sandro De Luca in Cinema & Cinema.
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Il seme della discordia

Un film di Pappi Corsicato. Con Alessandro Gassman, Caterina Murino, Isabella Ferrari, Valeria Fabrizi, Michele Venitucci, Martina Stella, Angelo Infanti, Monica Guerritore, Iaia Forte, Rosalia Porcaro, Eleonora Pedron, Lucilla Agosti.  – Produzione Italia 2008.

A Napoli c’è un posto straordinario sulla collina di Posillipo: il Parco Virgiliano immerso nella verde collina di Posillipo e che si affaccia su un panorama mozzafiato.

Tanti anni fa il Parco ( noto anche come Parco della Rimembranza ) presentava un fascino ancora maggiore almeno per noi giovani di un tempo; era il parco dell’Amore. un angolo dove gli innamorati si rifugiavano

La “ cinquecento”, i cui vetri venivano tappezzati di quotidiani ( se volete, era anche un modo per aumentare la tiratura dei giornali..) diventava una dolce e vellutata alcova.

Una volta, nel fare manovra, un’innamorato, forse per il buio o forse perché già abbagliato dalla sua amata, tamponò una cinquecento già in sosta da tempo, proprio nel momento in cui la coppia degli occupanti – in piena estasi d’amore- stava attuando il “ coitus interruptus”, che non avvenne appunto per il tamponamento.

Dopo nove mesi nacque un bambino. Seguirono vicende legali tra le assicurazioni delle auto, perchè non si sapeva se l’indennizzo dovesse coprire anche la gravidanza imprevista ed, almeno in quel momento, non desiderata.

Storia inverosimile ma realmente accaduta a Napoli.

Un’altra storia si svolge nel Centro Direzionale, quartiere ultramoderno quasi nel cuore di Napoli.

Veronica,giovane sposa, resta incinta; c’è solo un problema : Mario, il marito, è sterile.

Ma lei effettivamente non ha avuto nessuna relazione o incontro non coniugale; da qui parte una sua indagine che ripercorre tutto il recente passato per scoprire come sia successa una cosa del genere… e non vado oltre.

Questa è un’altra storia che forse solo a Napoli si poteva svolgere ( anche ispirata ad una novella “La Marchesa von O” di Heinrich von Kleist ) ; e la fa sua Pappi Corsicato in questo suo ennesimo lavoro.

Pappi Corsicato, l’eterna promessa del cinema italiano ( sarranno ormai venti anni che è considerato una promessa ) e devo dire che tale lo considero ancora.

Il suo film racconta e non racconta, prende e non prende; è un compitino di scuola svolto molto bene, appunto come succede alle promesse… Vuole essere lussurioso ma non lo è; luminoso ma non ci riesce; spiritoso ma non fa ridere; grottesco ma non ne ha lo spessore.

Gli devo dare atto di un cosa: il Centro Direzionale, arido e sterile- Augè lo chiamerebbe “non luogo”- qui diventa vivo, palpitante con un sua anima per diventare esso stesso il vero protagonista del film ( forse dovremmo ricorrere alla psicanalisi perché il padre- se ben ricordo- ha contribuito alla realizzazione di questo “non luogo” ).

Brava la Ferrari. Un pù in ombra tutti gli altri

Voto: sei su dieci per stima per una promessa

Che cosè l’Arte? settembre 6, 2008

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Million Dollar Baby

Un film di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Mike Colter, Lucia Rijker, Brian F. O’Byrne, Anthony Mackie, Margo Martindale, Riki Lindhome, Michael Peña, Benito Martinez, Bruce MacVittie, David Powledge. Produzione USA 2004.

Che cosa è l’Arte?  “Un insieme di regole idonee a dirigere un’attività umana”

In questi termini , nel mondo antico , veniva definita l’Arte.  Definizione dal carattere molto generale ( forse un pò asttica ), cui sono riconducibili non solo la pittura, la scultura, la poesia…ma anche la politica, la medicina, un delitto, un furto, un ballo, un FILM

Tutte queste varie attività umane, per assurgere a stato dell’Arte, devono avere un comune denominatore: La Genialità. Ed ecco allora che non solo la poesia, la pittura.. ma anche il delitto diventa arte se consumato in maniera geniale ( il delitto perfetto ); anche il film diventa Arte se dietro c’è  un’operazione geniale.

Prendete una storia semplice, due anziani brontoloni ed una ragazza un pò strana che vuole imparare a boxare; mettete questi banali ingrdienti in un ambiente particolare, magari di sapore decadentistico; miscelate tutto con entusiasmo; sicuramente otterrete un prodotto che somiglia a porcheria.

Ma mettiamo che questi ingredienti vengano miscelati da un regista geniale e da attori la cui recitazione è sempre di alta scuola; beh allora…

L’azione del film è potente, enorme, shakesperiana fino a superare i limiti della piccola palestra per divenire senza luogo e senza tempo.

Alla fin fine stiamo parlando di un film che è un’opera d’Arte ed un’opera geniale.

E con la leggerezza che solo l’Arte e la genialità riescono ad emanare, si affrontano i temi eticamente sensibili; In questo caso il tema di fine vita , in particolare l’Eutanasia ( ne abbiamo già discusso con ” Le invasioni barbariche “.

E qui scivoliamo inevitabilmente su un tema di Bioetica sollevato dal giornale ” Osservatore Romano” su cui dobbiamo discutere un pò… a presto…

Voto 8/10

PS Elena, benvenuta nel mondo degli Spaesati Integrali !

Dr Gelmini e Ministro House… settembre 3, 2008

Posted by Sandro De Luca in Cinema & Cinema.
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Le mie care Marta ed Elena. Le mie care insegnanti così ” curiose” della vita. Le mie care donne così fantasiose e così intellettualmente dotate. Le mie care..Ma perchè non avete urlato il vostro sdegno contro il ministro House? Perche La vibrante protesta degli insegnanti e dei presidi del meridione non è arrivata ai cieli?

Ma perchè…?

Ne riparleremo. Adesso è ora di intervenire serenamente sull’ultima esternazione della Chiesa” La Morte cerebrale non è la fine della Vita”. E lo faremo, ovviamente, parlando di un film..

A presto Sandro